sabato 15 marzo 2014

BULLISMO: no grazie

BULLISMO: no grazie


“In alcune scuole ci sono le bande e agiscono a ricreazione, dopo pranzo in cortile o nei bagni. Se fai parte di una banda ti senti forte nella pancia e corri e urli e gli altri hanno paura”.

“I bulli non sono mostri ma ragazzi che devono essere aiutati a imparare il rispetto per gli altri e le regole della convivenza. Le vittime del bullismo non si devono far impaurire e neppure contagiare dalla mentalità dei bulli: devo parlare con genitori e insegnanti per farsi aiutare”!

“Il bullo agisce sempre con l’aiuto della sua banda perché sa di essere debole e se la prende sempre con la vittima quando si trova da sola: è vigliacco !”

“Gli atti di bullismo diventano sempre più gravi se la vittima non si difende. All’inizio ci sono prese di giro, poi offese verbali e insulti ma alla fine si passa alle minacce alle botte e alle aggressioni. Noi abbiamo letto racconti dove la banda minaccia anche con i coltelli la vittima ma a Grosseto per fortuna non è capitato.”.

" Non ho mai assistito ad atti di bullismo ma non so se avrei il coraggio di fare qualcosa subito. I miei genitori però mi hanno insegnato che quando qualcosa non va bene lo devo dire e allora con loro parlerei”.

“Secondo me gli scherzi maleducati di qualcuno per chi li subisce sono atti di bullismo ma la prof. ha detto che si devono ripetere più di una volta e che comunque gli insegnanti devo subito essere informati”.

“ Informandomi sull’argomento bullismo ho capito che i prepotenti chiedono il silenzio perché se le persone parlano delle loro cattive azioni essi non possono più farla. Quindi il silenzio protegge i prepotenti e la prima difesa è parlarne”.

Riflessioni scaturite dai brani antologici letti in classe II A

sabato 22 febbraio 2014

Non sei alla moda!!!

Non sei alla moda!!
Bullismo indiretto




AMEDEO: non era alla moda non era vestita

SELENE: aveva un vestito di colore marrone.

OLGA: sono state cattive le sue compagne, non si fa così.

BIANCA: non la facevano giocare perché non era alla moda.

OLGA: allora la prendono in giro

Cosa vuol dire essere belli vuol dire vestirsi bene?

SELENE: il mio babbo é saggio sa come vestirsi.

LORENZO: i negozi dicono quale é la moda

AMEDEO: la moda si vede in tv

OLGA: nei giornali

É giusto non far giocare un compagno perché non é vestito alla moda.

AMEDEO: non si fa così é molto brutto

OLGA: é importante la persona non il vestito


OLGA: le sue amiche non sono state buone perché non l'hanno fatta giocare con loro.





sabato 15 febbraio 2014

Mucca e pollo. Il bullo della scuola

Mucca e pollo. Il bullo della scuola


Non siamo bulli...

JASTIN: lui si é messo il costume perché volevo essere il più forte.

SELENE: ha messo una banana in bocca all'altro ... faceva il bullo.

LORENZO: a me sembrava una voce da cattivo ... faceva il bullo.

OLGA: si é capito subito dalla voce che era cattivo.

FRANCESCO m.: pensava che quello più piccolo fosse fortissimo ma non era vero.

JASTIN: se l'é preso con i più piccoli per essere più forte.

GLI AGGETTIVI DEL BULLO

Il bullo era prepotente e cattivo, maleducato si comportava male.

OLGA: era prepotente con suoi amici e questo non si fa.

BIANCA: é brutto averlo buttato nella spazzatura.

OLGA: é stato cattivo non é stato bravo

MORALE

Vivono quelli che sembrano più deboli sono più buoni e più intelligenti... il bullo é poco intelligente.









sabato 8 febbraio 2014

Storia inventata

Storia inventata

C'erano una volta due bambine di nome Lisa e Desy.
Erano amiche di scuola, un giorno decisero di andare a giocare insieme a casa di Desy.
La mamma di Desy mentre preparava la merenda, le bambine giocavano insieme in cameretta con una bambola di pezza di nome Kira.
Ad un certo punto Lisa e Desy cominciarono a litigare per la bambola...e tira di qua .. tira di la si strappa tutta!!!!!
Desy si mette a piangere e corre dalla mamma raccontandole tutta la verità.
La mamma prende in collo le bambine rasserenandole dicendo loro che l'avrebbe ricucita tutta, solamente se avessero fatto pace.

Desy e Lisa fecero subito pace e promisero di non litigare più, perché é bello essere felici e allegri.




venerdì 7 febbraio 2014

No calci

No calci

Non si devono mai dare i calci, ma si deve trovare la soluzione con le parole!!!










Quando si danno i calci si dicono brutte parole